Tutto il FinTech italiano in una mappa
di Mattia, Schieppati
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7 Gennaio 2016
La redazione di StartupItalia, il sito-blog promosso da Che Banca!, ha realizzato un censimento completo delle imprese tecnologiche innovative in ambito finanziario: dall’algoritmo di Buzzoole che identifica gli influencer del proprio mercato al sistema di mobile payment di Scloby utilizzabile come registratore di cassa, dalle soluzioni di Cryptolab per proteggere i dati sensibili in rete all’investor social network di Advise Only. Per Roberto Ferrari, AD di Che Banca!, il treno Fintech sta diventando un missile …
«Questa mappa è aperta ed è solo lo step zero, un punto di partenza. La aggiorneremo periodicamente, anche grazie alle vostre segnalazioni. Intanto, buona navigazione». Un punto di partenza, certo, ma un lavoro molto importante quello realizzato dalla redazione di StartupItalia!, il sito-blog di informazione promosso da Che Banca!: si tratta della prima mappatura completa dell'universo delle start-up FinTech italiane, consultabile
a questo link.
Una visualizzazione immediata e decisamente suggestiva delle realtà che stanno realizzando soluzioni innovative nel campo dell’e-commerce, le piattaforme di crowdfunding, le app dedicate ai pagamenti, tutte raccolte in una sola mappa navigabile (il sistema è quello di Google Maps), con a corredo una descrizione dettagliata e i dati tecnici: settore di riferimento, fondatori, anno di fondazione, l'investimento iniziale, contatti.
8 realtà su 10 sono al Nord
Sono 71 le realtà censite nella mappa e appare evidente il gap che anche in questo settore separa il Nord Italia, dove si concentra l'80% delle start-up, e il resto del Paese, con il grande vuoto del Sud. Servizi bancari e finanziari, sicurezza, e-commerce, e-payment, ma anche piattaforme di crowdfunding sono i settori di attività in cui spaziano queste imprese innovative (vedi sotto la tabella con le 10 più interessanti realtà italiane).
Le start-up più FinTech d'Italia
Un comparto in piena esplosione ma l’Italia …
Si tratta di uno strumento utilissimo in primis per gli operatori del settore, che in questo modo hanno la possibilità di tenere costantemente sott'occhio lo sviluppo di questo ambito d'innovazione che è tra i più promettenti nel panorama delle start-up italiane. Come ha osservato Roberto Ferrari, AD di Che Banca!, «il treno FinTech sta diventando un missile. Già nel 2014 gli investimenti globali erano raddoppiati rispetto al 2012, portandosi a 12 miliardi di dollari. I dati del 2015 fino a tre mesi dalla fine, fonte CBInsight, sono già a oltre 10 miliardi e l’ultimo mese registrato, settembre, è stato quello record, con circa 5 miliardi». Ancora notevole, però, la distanza tra il tessuto innovativo italiano e l'Europa. Continua Ferrari: «L’Italia non è al passo. Per dare un'idea, nel primo semestre il venture capital ha investito in Italia 20 milioni di euro, per oltre 5 mila start-up. In Francia nello stesso semestre sono stati investiti 431 milioni, in Germania 1,05 miliardi, in UK 1,41 miliardi».
Come
confermato dal Sole24Ore in un recente approfondimento quello delle Start-up FinTech è un comparto in piena esplosione, che per il momento parla però soprattutto americano. I tre quarti degli investimenti ricadono negli Stati Uniti, dove i colpi più clamorosi del 2014 sono stati i 3,5 miliardi di dollari immessi da vari fondi in First Data e gli 865 milioni di dollari raccolti a Wall Street da Lending Club. Casi fortunati? Forse. Chissà se a qualcuna delle realtà italiane mappate toccherà una fortuna del genere ...