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04 Maggio 2024 / 16:12
 
Prestiti, segnali positivi per il 2024. Cresce la domanda della Gen Z

 
Credito

Prestiti, segnali positivi per il 2024. Cresce la domanda della Gen Z

di Flavio Padovan - 24 Aprile 2024
La stabilizzazione dei tassi di interesse vivacizza il mercato, insieme alla crescita delle richieste dei clienti tra i 18 e 28 anni, in aumento del +28% per i finalizzati e del +21% per i personali sul totale nell’ultimo anno. L’acquisto di smartphone si conferma la finalità principale dei finanziamenti. I dati del Rapporto sui Prestiti di Segugio.it ed Experian
Il mercato dei prestiti guarda al 2024 con un moderato ottimismo, grazie in particolare al progressivo riassestamento dei tassi di interesse. Lo rivela il Rapporto sui Prestiti di Segugio.it ed Experian che prende in considerazione prestiti personali, finalizzati e cessione del quinto, offrendo una fotografia delle richieste di finanziamento degli italiani e le tendenze di consumo.
Un cambio di passo rispetto al recente passato che era emerso già nell’ultimo trimestre del 2023 quando, a fronte di una diminuzione dei tassi di 0,55 punti percentuali nel periodo, si era registrato un aumento del 14% delle richieste di prestiti finalizzati rispetto ai tre mesi precedenti, portando i volumi di questa tipologia di finanziamenti a una crescita del 10% rispetto al 2022 e del 27% rispetto al 2021.
Tassi di interesse che vanno verso una stabilizzazione, se non una leggera decrescita, anche per i prestiti personali, mentre quelli sulle cessioni del quinto risultano ancora in leggero aumento. Un andamento che, come risulta da dati pubblici, ha portato a un leggero calo delle richieste nel 2023.
Ad animare il mercato dei prestiti, spiega il Rapporto, è anche l’ingresso dei giovani, soprattutto nella fascia 18-28 anni, per i quali si registra un costante aumento di richieste di finanziamento di beni e servizi. La conseguenza, tuttavia, è l’incremento nell’ultimo anno di profili finanziari ad alto e altissimo rischio di credito nelle richieste di prestiti finalizzati (rispettivamente, +1,01 e +0,23 punti percentuali nel 2023 rispetto al 2022).
“I prestiti sono in ripresa e ci avviciniamo al momento in cui i tassi scenderanno dando nuovo impulso al comparto; prevediamo un importante incremento nella seconda parte del 2024”, afferma Alessio Santarelli, CEO di Segugio.it. L’aumento delle richieste per finanziamenti finalizzati, rispetto a quelle di mera liquidità che caratterizzava il trimestre precedente, è per Santarelli “un buon segnale perché indica una minore sofferenza rispetto alla crisi economica in atto”. Significativo in senso opposto invece è l’aumento delle richieste da parte dei più giovani perché comporta un maggiore rischio per gli operatori del settore. “Quello dei prestiti rimane un settore importante, da monitorare con attenzione: la collaborazione con Experian – sottolinea Santarelli - ci permette di restituire una fotografia a 360 gradi, in quello che ad oggi è il report più completo disponibile sul mercato”.
“La collaborazione con Segugio.it – commenta Armando Capone, General Manager Italy di Experian - rientra nel nostro impegno a sviluppare un ecosistema finanziario innovativo, alimentato dai dati e dalle nuove tecnologie, generando connessioni con i player di mercato per lo studio e l’analisi continua dei fenomeni di consumo, al fine di fornire alle imprese punti di osservazione sempre nuovi, basati sui dati e sulle analisi degli esperti, sui gap di mercato e sulle possibilità concrete di sviluppo. L’obiettivo di questo Rapporto sui Prestiti è proprio di accompagnare le imprese nella comprensione delle tendenze e delle previsioni del mercato dei prestiti per aiutarle a individuare nuove opportunità di business”.

 

I dati del Rapporto

Entrando più nel dettaglio, riportiamo una sintesi delle novità che emergono dai dati e dalle analisi contenute nel Rapporto di Segugio.it & Experian.
Negli ultimi mesi del 2023 e nel primo trimestre del 2024 è state registrata una prima flessione dei tassi di interesse, soprattutto sui prestiti finalizzati e personali.
Per i prestiti finalizzati, che hanno raggiunto il picco massimo ad aprile 2023 con l’8,3%, è poi iniziata una discesa progressiva che ha portato il tasso di interesse medio ad attestarsi al 6,6% a dicembre 2023, diminuendo di -1,7 punti percentuali in 9 mesi. La flessione dei tassi sui prestiti personali è iniziata invece più di recente: il valore massimo, pari a 9,06%, è stato raggiunto a dicembre 2023. In seguito, hanno cominciato a diminuire fermandosi poi all’8,66% di febbraio 2024, con -0,4 punti percentuali in soli 2 mesi. Gli analisti di Experian e Segugio.it, dunque, evidenziano come questo avvio del calo dei tassi di interesse porterà molto probabilmente a una crescita dei volumi, e dunque a un rafforzamento del mercato dei prestiti, nel corso dell’anno.
Ancora in leggero aumento, invece, i tassi della cessione del quinto per pensionati e dipendenti pubblici, scendono invece quelle per i privati: a febbraio, le rilevazioni attestano il 7,41% per i privati, 7,92% per i pensionati e 5,93% per i dipendenti pubblici.

L’impatto della Gen Z: più volumi, ma anche più rischi

L’ingresso di giovani e giovanissimi nel mercato dei prestiti sta contribuendo a una crescita dei volumi e sta dando linfa al mercato. La GenZ, che comprende clienti della fascia di età tra 18 e 28 anni, attualmente detiene l’incremento maggiore di richieste di prestiti finalizzati anno su anno (+27,55%), arrivando a rappresentare quasi un decimo del totale dei richiedenti. Anche per i prestiti personali e per la cessione del quinto si è registrata una crescita notevole, pari rispettivamente al +21% e al +33% sul mix nel 2023 in confronto al 2022.
L’aumento dell’incidenza dei giovani, tuttavia, ha generato un aumento del rischio dei richiedenti dei prestiti finalizzati. In particolare, gli under-25 nelle fasce di rischio alta e molto alta sono cresciuti di +2,3 punti percentuali nel 2023, rappresentando il 7,3% del totale di questa fascia d’età.

Telefoni cellulari, auto e consolidamento debiti

Andando nel dettaglio delle finalità dei prestiti, sebbene sui finalizzati ci sia ancora una netta predominanza della richiesta per i telefoni cellulari (che rappresentano il 45% del totale), si registra una interessante ripresa del mercato delle auto, che rappresenta quasi il 30% delle richieste di prestito finalizzato e oltre il 20% per i personali. In particolare, il segmento degli autoveicoli nuovi ha registrato il maggior incremento anno su anno, con una crescita nei prestiti finalizzati di oltre 3 punti percentuali nelle richieste e di 2,6% di importo medio, e di oltre il 7% di importo medio nei prestiti personali nonostante un calo sul totale. Il segmento degli autoveicoli usati ha anch’esso segnato una crescita negli importi medi (+1,5% per i finalizzati e +3,6% per i personali) ma con aumenti sotto il mezzo punto percentuale. Aumentati anche gli importi dei finanziamenti: +4,2% dai prestiti finalizzati, per un importo medio di 15mila euro per i veicoli nuovi e 21mila per gli usati, e +11% dai prestiti personali per un importo medio di circa 11mila euro per i veicoli nuovi e 16mila per gli usati.
L’inizio 2024 per i prestiti personali è caratterizzato da una parte da una continua crescita delle richieste di consolidamento debiti (+3,75 punti percentuali sul mix dal 2022), ma dall’altra da un inizio di inversione del trend di richieste liquidità, che tornano sotto il 25% del totale dopo aver raggiunto il 28% nel 2023.

Aumenta la domanda dal Centro Italia

Relativamente alla distribuzione geografica delle richieste, il Rapporto di Segugio.it & Experian ha evidenziato come il Centro Italia abbia acquisito sempre maggior peso per le richieste di prestiti finalizzati nel 2023: a Roma, dal 2022 le richieste di finanziamento sono cresciute del 9,7% sul totale.
Le cessioni del quinto rappresentano una quota ancora più alta dei prestiti sul Centro Italia, probabilmente grazie a tassi particolarmente convenienti per i dipendenti pubblici. Tuttavia, è Milano a registrare le performance migliori con una crescita per tutte le modalità di finanziamento.
Nel Sud Italia, invece, si evidenzia una contrazione rispetto al 2022: prendendo Napoli, ad esempio, la domanda di prestiti personali è diminuita del -12,56% anno su anno. Tuttavia, il peso del Sud nel segmento dei prestiti finalizzati (40% del totale) e della cessione del quinto (23% da dipendenti privati; 32% dai dipendenti pubblici e 37% dai pensionati) rimane piuttosto significativo. La tendenza a erogare prodotti di credito a minor rischio segnala ancora una volta come nel Sud Italia il potere di acquisto dei consumatori sia decisamente inferiore rispetto alle altre aree del Paese.
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