BANCHE E SICUREZZA 2012
Il Protocollo 2012 rafforza la collaborazione e la sicurezza
di Flavio Padovan
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28 Maggio 2012
Rinnovato l’accordo tra ABI e Prefettura di Roma per la prevenzione della criminalità. Tra le novità l’ampliamento delle misure antirapina e una maggiore protezione per i Bancomat. La cerimonia della firma nel corso della sessione plenaria di Banche e Sicurezza, l’evento ABI che ha aperto questa mattina i lavori a Palazzo Altieri
Protezione raddoppiata per gli ATM e incremento delle misure di sicurezza concordate tra ABI, banche e Prefettura Sono queste le principali novità contenute nella nuova versione del Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in banca firmato oggi dal Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e dal Vice Presidente dell’ABI, Giovanni Pirovano, nel corso dell’evento Banche e Sicurezza 2012.
“Il Protocollo non è una semplice dichiarazione di intenti, ma uno strumento (vedi anche l'articolo “
La collaborazione è la-miglior-garanzia-di-sicurezza
”) concreto che ha dimostrato sul campo la sua utilità nel contrastare gli attacchi dei rapinatori. Si tratta di impegni precisi che tutti i soggetti coinvolti assumono per migliorare la protezione a livello di sistema” ha dichiarato Marco Iaconis, Coordinatore di OSSIF, il Centro di Ricerca sulla Sicurezza Anticrimine dell’ABI. Il Protocollo, firmato per la prima volta nel 2002, viene ogni anno aggiornato per poter far fronte efficacemente all’evoluzione delle minacce. A tal fine sono utilizzati i risultati dell’attività di ricerca effettuata da OSSIF, che gestisce l’unico data-base di settore che contiene le segnalazioni di rapine e furti ai danni delle dipendenze bancarie provenienti da molteplici fonti (banche, polizia, organi di stampa) e le informazioni sui sistemi di difesa utilizzati.
Le novità del Protocollo 2012
Il nuovo accordo prevede innanzitutto un maggior numero di misure di sicurezza, salite da 14 a 16 con l’introduzione del “sistema anticamuffamento” e della “gestione centralizzata dei mezzi forti”. Particolare attenzione è stata dedicata agli ATM, sempre più nel mirino della criminalità. Per aumentare ulteriormente i livelli di sicurezza di questi dispositivi, il protocollo firmato oggi prevede che tutti i Bancomat siano dotati di almeno 2 misure di sicurezza tra quelle indicate nel documento.
I sistemi di protezione per le agenzie
Con il nuovo Protocollo le banche si impegnano a dotare ciascuna dipendenza - entro tre mesi dalla data di sottoscrizione - di almeno 5 misure di sicurezza tra quelle di seguito elencate:
bussola
metal detector
rilevatore biometrico
vigilanza
videocollegamento/videosorveglianza
sistema anticamuffamento
videoregistrazione
allarme antirapina
sistema di protezione perimetrale attiva/passiva
bancone blindato/area blindata ad alta sicurezza
dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata
dispositivo di erogazione temporizzata del denaro
gestione centralizzata dei mezzi forti
sistema di macchiatura delle banconote
sistema di tracciabilità delle banconote
formazione anticrimine.
La videoregistrazione è da considerarsi obbligatoria e le banche si impegnano, per le nuove istallazioni, ad utilizzare la tecnologia digitale.
Protezione degli ATM
Compatibilmente con la rischiosità delle singole installazioni, le banche firmatarie sono obbligate a proteggere i propri Bancomat dotandoli, entro sei mesi dalla data di sottoscrizione, di almeno due sistemi di sicurezza tra i seguenti:
protezione con impianto di allarme locale e/o remoto connesso a sensori antiscasso/antintrusione
blindatura del mezzo forte e/o rinforzo dei dispositivi di riferma
rinforzo aggiuntivo della vetrina ove è installato il Bancomat o dello spazio antistante con difese passive quali putrelle, archetti, dissuasori atti ad impedire l’asportazione del mezzo
sensori presenza gas e/o dispositivi per impedire l’esplosione
dispositivi per localizzare/rintracciare le banconote rubate e/o dispositivi per rendere inutilizzabili le banconote rubate
dispositivi attivi per proteggere il locale contenente il mezzo forte e/o la vetrina ove è installato il mezzo forte.