La tecnologia affianca il libro, non lo sostituisce
di Ildegarda, Ferraro
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18 Febbraio 2015
Intervista a Marco Carminati, giornalista del Domenicale del Sole 24 Ore, per parlare di editoria bancaria, libri, online e della nuova biblioteca dell'ABI
“L’editoria delle banche ha un enorme peso nella tutela del patrimonio artistico. L’apertura della nuova Biblioteca dell’ABI a Roma a Palazzo Altieri è un passo importante, permetterà di fruire di un tesoro di volumi di difficile reperimento. Per l’analisi e l’approfondimento i libri servono ancora”. Marco Carminati, giornalista del Domenicale del Sole 24 Ore, parla con la passione dello storico dell’arte e del divulgatore. L’apertura della nuova Biblioteca che l’ABI ha dedicato ai libri editi dalle banche è l’occasione per fare il punto con lui.
Che valore dare all’esperienza tutta italiana dell’editoria bancaria?
Sarebbe un grande errore considerarla un'esperienza d’occasione, per il Natale, per fare un regalo. L’editoria bancaria non va sottovalutata. Ha avuto e ha un enorme ruolo nella tutela del patrimonio artistico, perché per anni ha prodotto, spesso al posto dello Stato, i grandi repertori artistici che ci permettono di conoscere che cosa possediamo.
La tecnologia sembra seguire strade diverse da quella del libro.
È vero il contrario. Le tecnologie e i nuovi modi di apprendere, di leggere e di imparare si affiancano al libro e alla biblioteca, ma non possono sostituirlo. Tanto più nel campo della storia dell’arte, dove è necessario per qualsiasi ricerca approfondita consultare i grandi nuclei librari. Chi non ha bisogno di analisi accurate può usare Internet e informarsi velocemente. Oramai ci sono immagini, testi, schede anche sulla rete, però chi deve andare a fondo ha sempre bisogno dei libri.
È appena aperta la nuova Biblioteca dell’ABI.
È di grande importanza aver trovato il modo e il luogo per avere insieme questo gruppo di libri che non è mai stato riunito in un unico posto. La Biblioteca di Palazzo Altieri è un unicum in Italia. Rappresenta la possibilità per uno studente, per uno studioso, di verificare notizie da questi libri, che tra l’altro sono di facile accesso grazie allo schedario informatico e alla prenotazione a distanza. È importantissimo ora poter avere questo nucleo, questo tesoro depositato, che potrà essere utilizzato da chi ha bisogno di approfondire.
Che prospettive di fruizione ci possono essere?
La biblioteca è già stata predisposta per ricevere tutte le novità che escono ogni anno in tutta Italia, tra l’altro con un sistema di catalogazione e di stoccaggio molto avanzato. Per la fruibilità è importante il collegamento con le Università. È soprattutto da lì che affluiranno gli studenti più motivati, gli studiosi, i ricercatori e i docenti. La Biblioteca dell’ABI, insieme all’Hertziana di Roma che è specializzata in storia dell’arte, credo che diventerà una tappa importante per chiunque voglia fare studi approfonditi.
La biblioteca dell'ABI raccoglie oltre
10.000 volumi
pubblicati dalle banche italiane dalla seconda metà dell’Ottocento ad oggi. Il
catalogo
è consultabile online su
biblioteca.abi.it
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Per saperne di più, vai all'
articolo di Bancaforte
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