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19 Aprile 2024 / 00:58
Gioco di squadra contro le RAPINE

 
Sicurezza

Gioco di squadra contro le rapine

di Flavio Padovan - 12 Agosto 2011
Attacchi agli sportelli e bottino complessivo mai così bassi da oltre 20 anni. I dati Ossif fotografano i successi delle banche, ma anche come il fenomeno rapina cresca negli altri settori, dalle farmacie ai supermercati. Al via una nuova strategia di contrasto comune
Dovrà essere sempre più un gioco di squadra la lotta alla criminalità, in particolare il contrasto ai rapinatori. A fronte degli indiscutibili successi registrati dalle banche, che dal 2007 a oggi hanno più che dimezzato gli attacchi alle loro dipendenze (-52%) e ogni anno ottengono risultati migliori nei principali parametri di riferimento, il fenomeno si sta infatti spostando verso altre tipologie di attività come farmacie, tabaccai, Poste, Gdo, stazioni di rifornimento, ecc. seguendo quello che è l’elemento chiave che alimenta il fenomeno rapine: la presenza di contante. È quanto emerge dai dati dell’indagine annuale di OSSIF, il Centro di ricerca dell’ABI in materia di sicurezza anticrimine, che ha presentato i risultati nel corso del più importante evento del settore in Italia, Banche e Sicurezza. Due giorni di analisi e condivisione di conoscenze e strategie a cui hanno preso parte un numero di partecipanti record, a dimostrazione che il tema posto al centro del dibattito è importante e delicato, anche dal punto di vista economico, non solo per le aziende i credito, ma per l’intero Paese.
Indice di rischio ai minimi storici
Il Rapporto OSSIF dimostra che la strategia messa in campo dalle banche funziona. Nel 2010 le rapine sono scese di un altro 18,4% (1.423 attacchi contro i 1.744 registrati nel 2009), portando l’indice di rischio – cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli – da 5,1 a 4,1, il valore più basso registrato negli ultimi venti anni. Anche l’ammontare complessivo sottratto raggiunge il suo minimo storico: circa 33,7 milioni di euro nel 2010 contro i 36,8 dell’anno precedente (-8,4%). Aumentano anche le rapine fallite, segno dell’efficacia delle contromisure adottate. In leggera controtendenza il bottino medio: sempre magro, circa 23mila euro a colpo, ma in lieve crescita rispetto al 2009 e per questo il dato verrà costantemente monitorato. “È un elemento di criticità su cui vigileremo, così come sulla presenza di gruppi di rapinatori professionisti e sul perdurare, anche se molto limitato, degli attacchi con durata superiore ai tre minuti” ha dichiarato il vice presidente OSSIF, Marco Iaconis, sottolineando come le attività del think tank dell’ABI siano rivolte proprio a raccogliere e mettere in comune informazioni tempestive sull’evoluzione dei fenomeni criminali per individuare prontamente strategie di contrasto insieme a tutta la community della sicurezza e alle Forze dell’ordine.
Collaborazione e investimenti
“Sul fronte della sicurezza – ha detto il vice presidente dell’ABI Giovanni Pirovano – la collabora- zione tra banche, istituzioni e forze dell’ordine ha permesso di conse- guire risultati importanti, come confermano anche i dati sulla riduzione delle rapine allo sportello. Parlando di criminalità, però, non si può mai abbassare la guardia. Per questo per le banche resta prioritario continuare a investire in sistemi di sicurezza sempre più evoluti e tecnologici, contribuendo allo stesso tempo alla riduzione dell’ampia circolazione di contante che ancora caratterizza il Paese. Inoltre, è ne- cessario proseguire nella sensibilizzazione del personale, attraverso il piano info-formativo mirante alla prevenzione del rischio e alla migliore gestione dell’evento”.
750 milioni ben spesi
Ogni anno le banche italiane inve- stono oltre 750 milioni di euro per sorvegliare e rendere più sicure le dipendenze sul territorio. Uno sforzo economico importante rivolto a dotare delle tecnologie più sofisticate e delle misure di difesa più efficaci gli sportelli, come emerge dall’analisi delle strategie di contrasto fotografate dal Rapporto Ossif (si veda articolo “ Difese vincenti ”).
Cash, un problema costoso
Nonostante il ricorso a mezzi di pagamento alternativi sia in costante, seppure lenta, crescita (si veda articolo “ Pagamenti no cash, l'Italia di muove ” con i dati della Relazione della Banca d’Italia), gli italiani continuano ad amare i contanti. Nel nostro Paese circolano circa 2.570 milioni di banconote (erano 2.491 milioni nel 2009), per un valore di 145 miliardi di euro, il 17,3% del totale dell’Eurosistema. Un’abitudine ad usare il cash che costa al Sistema Paese 10 miliardi l’anno, di cui 2,8 miliardi a carico del solo settore bancario.
Protocollo e Osservatorio
Sono ormai 100 le provincie in cui è operativo il Protocollo d’intesa tra ABI, Banche e Prefettura. Uno strumento che si sta rivelando fondamentale per la lotta al crimine, sia nella predisposizione di misure di difesa passive sia nell’ausilio alle attività investigative, e proprio per questo, nel corso del convegno a Palazzo Altieri, è stato dato particolare rilievo alla cerimonia di rinnovo dell’accordo con la Prefettura di Roma. Tra i punti più rilevanti dell’intesa – che viene aggiornata annualmente con nuove misure per rispondere alle evoluzioni degli attacchi – è l’impegno delle banche firmatarie a dotare i propri sportelli di almeno cinque sistemi di sicurezza tra quelli previsti e l’obbligatorietà della videoregistrazione con la tecnologia digitale in caso di nuove installazioni. Per estendere la collaborazione a tutte le attività che comportano la gestione quotidiana del contante, è operativo, inoltre, l’Osservatorio intersettoriale OSSIF sulla criminalità. Vi partecipano, oltre all’ABI e al Ministero degli Interni, anche Poste, ConfCommercio, Federdistribuzione, FederFarma, Federazione italiana tabaccai e Assovalori. L’obiettivo è migliorare la prevenzione del fenomeno anche attraverso lo scambio di dati e informazioni su furti e rapine e la condivisione di best practice, valorizzando gli investimenti nel modo più efficace. Alcuni dati già raccolti dal- l’Osservatorio sono stati resi pubblici in occasione di Banche e Sicurezza, mentre a ottobre – ha annunciato Iaconis – sarà pubblicato il primo rapporto che darà evidenza di tutti i settori coinvolti.
Altri articoli dello Speciale “Banche e Sicurezza 2011”:
Il netto calo delle rapine dipende anche dall’efficacia degli strumenti di contrasto adottati dalle banche
Aumentano gli investimenti per contrastare le frodi e gli attacchi ai clienti sia allo sportello sia online. A rischio l'immagine della banca e il rapporto con il cliente
Tecnologie, soluzioni e strategie per la difesa a tutto campo presentate a Banche e Sicurezza 2011
Anche in Italia si sta diffondendo la Digital Forensics, la disciplina per identificare e trattare nelle attività investigative le informazioni provenienti dai sistemi informatici. Un mondo complesso che interessa molto il settore bancario, con aspetti diversi da considerare a livello legale, procedurale e tecnologico. Disponibile un set di regole nelle Linee Guida ABI Lab
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