Rapine: -44% nei primi nove mesi del 2014
di Giovanni, Gioia
-
11 Dicembre 2014
Continua il forte calo delle rapine in banca: secondo gli ultimi dati OSSIF, le rapine ai danni degli sportelli bancari precipitano ad appena 418 al 30 settembre, contro le 744 dello stesso periodo del 2013. Dal 2007, anno del massimo storico, il crollo sfiora l’80%. Particolarmente positivi i dati di Firenze, Verona e Milano ...
Crollano le rapine in banca. Che il 2014 sarebbe stato un anno estremamente positivo dal punto di vista della sicurezza, lo si era già capito dai dati pubblicati da
OSSIF relativi al trimestre gennaio-marzo prima (
leggi qui) e al semestre gennaio-giugno poi (
leggi qui). Un’ulteriore conferma arriva ora, con l’aggiornamento dei dati sui primi nove mesi dell’anno. Le rapine consumate sono state
418 contro le 744 dei primi nove mesi del 2013, pari a un
calo del 43,8%.
Il risultato assume ancora più valore se confrontato con la situazione generale della criminalità in Italia. Stando, infatti, ai dati del Ministero dell’Interno sulle rapine denunciate dalle Forze dell’ordine all’Autorità giudiziaria, emerge come alcuni reati predatori stiano aumentando mentre la quota di rapine in banca è scesa, nel 2013, al 2,8% delle rapine totali denunciate. Evidentemente, le numerose azioni che le banche stanno sviluppando per contrastare il fenomeno rapina si stanno rilevando efficaci: dalla limitazione dell’uso del contante a una maggiore automazione allo sportello e a un uso più diffuso delle tecnologie, da un’attività di informazione e formazione del personale sempre più capillare a un’intensificazione della collaborazione con le Forze dell’ordine.
I dati dei primi 9 mesi del 2014
Le rapine in banca dal 2009 ad oggi (per trimestre). Dati OSSIF Sono stati dunque 418 i colpi registrati allo sportello tra gennaio e settembre, contro i 744 dello stesso periodo del 2013. Risulta in netta flessione anche il cosiddetto
indice di rischio, ossia il numero di rapine annue ogni 100 sportelli, pari nel 2014 a
1,8 contro un valore di 3 rapine ogni 100 sportelli del 2013. In calo del 36% anche il bottino complessivo rapinato, pari a 10,9 milioni di euro (contro i 17 milioni dei primi 9 mesi del 2013), mentre il bottino medio per evento è risultato di poco superiore ai 26 mila euro.
Cala anche l’intensità delle rapine
A livello territoriale le rapine si sono concentrate, come di consueto, nelle maggiori province con 30 episodi a Roma, 28 a Milano, 23 a Bologna, 19 a Torino e Catania. Ma quasi ovunque gli attacchi sono in diminuzione: Firenze (-79%), Verona (-75), Milano (-69%), Siracusa e Palermo (-64%), Torino (-62%), Palermo (-56%), Roma (-48%), Napoli (-46%), Catania (-30%).
Al contrario si registra una recrudescenza sia nella provincia di Bologna (da 16 a 23 rapine), sia nella provincia di Genova (da 4 a 18 rapine).
Le 10 province con il più alto indice di rischio. Dati OSSIF Con riferimento, invece, all’
indice di rischio, la
Sicilia si conferma la zona più esposta al rischio rapina con cinque province ai primi otto posti della classifica: Caltanissetta (12,8 rapine ogni 100 sportelli), Catania (7,4), Siracusa (5,5), Agrigento (5,2) e Trapani (5,0). E' importante sottolineare che dai dati OSSIF risultano in calo non solo le rapine (in valore assoluto) e l’indice di rischio (rapine ogni 100 sportelli) ma anche il nuovo
indicatore sull’intensità delle rapine (
sulle caratteristiche dell'indice vedi l'articolo di Bancaforte), volto a misurare la “gravità” delle rapine commesse. A livello nazionale, nei primi 9 mesi del 2014, si registra un valore di
21,5 (su un massimo di 100), in calo rispetto al valore di
27,9 registrato nel 2013.
Mantova è risultata la provincia con il valore massimo (34,7), poi sono emerse due zone particolarmente esposte: la prima in Campania comprendente le province di Salerno (30,7) e Napoli (28,0), la seconda in Toscana comprendente le province di Pistoia (27,4), Lucca (27,3) e Massa-Carrara (26,7).